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Ecco le spietate Highlands di Gian Luca Gasca

 11/05/2016  Extreme Crew

Gian Luca, a gennaio, ha sfidato in solitaria le Highlands: territorio che può mettere a dura prova, sia fisicamente che mentalmente, qualsiasi trekker, escursionista e alpinista.   

L’atleta della Tregoo Extreme ci racconta la sua breve ma intensa esperienza interrottasi purtroppo a causa di una brutta caduta che ha compromesso il suo equipaggiamento e dunque il proseguimento della spedizione.

La spedizione di Gian Luca nelle Highlands

 

La spedizione di Gian Luca nelle Highlands

Partii da Glasgow e il mio entusiasmo per la spedizione era facilmente percepibile. Dopo aver percorso grandi distese, il secondo giorno mi addentrai in una foresta di pini caledoniani, numerosi arbusti che resero l’ambiente circostante monotono e che mi obbligarono, non offrendomi alcun punto di riferimento, ad innalzare la soglia di concentrazione per orientarmi al meglio.

Camminai all’interno del bosco per l’intera durata della giornata con la preoccupazione di potermi perdere. Pioggia e nebbia si altalenavano. Stress, stanchezza e fame iniziarono a farsi sentire ed è stato in quel momento che decisi di raggiungere un’altura che mi avrebbe consentito di osservare più dettagliatamente il paesaggio circostante. 

Avevo percorso circa 100 metri quando il mio piede sinistro rimase intrappolato nel fango: gravato dal peso del mio zaino e dalla stanchezza ho perso l’equilibrio e son caduto lungo il versante della collina. Fortunatamente lo zaino mi protesse da possibili colpi alla testa, la caduta mi causò qualche contusione ma niente di grave. Tenda e fotocamera invece si distrussero: inutilizzabili.
Dopo vari  tentativi di riassemblaggio della tenda e altrettanti ripensamenti ho deciso di dare forfait. Continuare la traversata nelle Highlands in quelle condizioni era impensabile e soprattutto pericoloso, fradicio e con le temperature che la notte scendevano al di sotto dei -10°C (-20°C percepiti) avrei rischiato solo di ammalarmi e mettere a repentaglio la mia incolumità. 

La mattina del terzo giorno mi diressi verso ovest, ho camminato per 12 lunghe ore e son riuscito a fermare una delle poche auto di passaggio nell’A82 – malgrado sia una delle strade principali della Scozia è veramente poco trafficata – la quale mi accompagnò fino Inverarnan, un piccolo borgo del 1800 vicino al lago Lomond.
Avevo finalmente raggiunto la mia via di fuga.

 

Recensione della Solar Power Station 10-50

Tramite il kit solare per alpinismo ho caricato la macchina fotografica. Con l’accumulatore portatile ho alimentato la batteria della reflex che si esauriva velocemente; l’Hippy 10 è riuscito ad alimentare l’accumulatore portatile nonostante la nebbia e il cielo cupo.

Il kit solare si è dimostrato all’altezza delle mie aspettative e lo porterò con me anche nelle prossime spedizioni.  

 

I prossimi progetti: dalle Alpi agli Appennini

Pubblico sempre nel mio blog le emozioni, le impressioni e i pensieri sul mondo  dell’alpinismo e della montagna. Settimana scorsa ho invece presentato il mio libro “54 giorni nel cuore delle Alpi” (acquistabile su Amazon) dove racconto la spedizione avvenuta nell’estate del 2015.
A metà ottobre percorrerò l’intera catena montuosa degli Appennini: partirò dal Colle di Cadibona, il passo che divide le due catene più importanti d’Italia, e raggiungerò i monti Nebrodi. La traversata durerà indicativamente due mesi ed eseguirò il maggior numero di salite possibili.

 

Trovi il racconto integrale della traversata nelle Highlands e tutte le attività di Gian Luca sul blog Montagne Digitali